Casetta Falcone

Il litorale che separa Piombino dal Golfo di Baratti è molto lungo ma nella prima metà dell’800 vi erano due soli posti armati di vigilanza costiera, oggettivamente pochi ed anche di piccola entità: il Ridotto di Rio Fanale e La Casetta del Falcone.

Costruita sul promontorio che domina Salivoli, la Casetta Falcone consentiva una sorveglianza completa della costa ai suoi lati. Da qui, in caso di pericolo, si attivavano le segnalazioni identificabili immediatamente dal Forte di Piombino.

Ovviamente la Casetta Falcone, oggi distrutta, era una struttura militare diversa per tipologia ed ubicazione, dalla più recente Casamatta, anch’essa edificio militare ma risalente alla seconda guerra mondiale.

Ridotto di Rio Fanale

Lungo la costa tra Piombino e Populonia si trova una zona denominata Rio Fanale. Nel testo del Repetti (1835) non si parla di una torre ma di un ridotto, dipendente dal circondario militare di Piombino: purtroppo l’ubicazione esatta dell’antico posto armato di vigilanza costiera non è nota.

Confrontando carte più recenti con il Catasto Generale di Terraferma del 1821 gli esperti sono riusciti ad individuare più di un edificio:

1) Uno a monte della punta di Rio Fanale (distante dalla costa circa 80 metri), circondato da una piccola resede quadrangolare, di solito assegnato ai posti armati e denominato appunto “Rio Fanale”

2) Un secondo edificio alla Foce del Fosso di Rio Fanale, proprio sulla spiaggia, segnato col nome di “Torre di Rio Fanale”.

Con R.D. del 8 aprile 1863, Vittorio Emanuele II, su proposta del Ministro della Guerra Alessandro della Rovere, decretò che alcune piazze e posti fortificati dello Stato cessassero di essere considerati tali: tra questi molte Torri, Ridotti e Casette appartenenti al sistema difensivo costiero di cui, in queste settimane, abbiamo raccontato una breve storia (elenco del Decreto in foto).